Perché tutte le iniziative che mettiamo in atto per salvare, istruire, curare e far crescere i nostri bambini siano sostenibili e possano quindi avere successo nel lungo termine, è fondamentale che arrivino a innescare anche un vero e profondo cambiamento nell’intera comunità. I genitori, le famiglie, gli insegnanti che ruotano intorno ai nostri piccoli devono modificare il loro approccio nei confronti dell’infanzia, perché l’istruzione dei figli diventi la priorità di madri e padri, perché la sicurezza di questi bambini sia al centro dell’interesse del quartiere e perché la loro crescita in salute diventi la missione del gruppo di pari.

Di circa 16 milioni di bambini indiani, ogni anno, non viene riconosciuta nemmeno l’identità: la loro nascita, che avviene su un marciapiede o in una baraccopoli, da genitori analfabeti, non viene registrata. Questa mancanza segna tutta la loro vita, in quanto implica l’esclusione da qualsiasi sistema di assistenza e di servizi pubblici. Il bambino, non essendo registrato all’anagrafe, non ha diritto alla scuola, alle cure mediche e nemmeno a una denuncia ufficiale alle forze dell’ordine nel caso di violenza o di scomparsa. In ogni nostro progetto lavoriamo per informare e formare le famiglie, i genitori rispetto all’importanza di questi passaggi burocratici per il futuro dei loro figli.